Giovedi scorso a Curtatone si è svolto il primo confronto amichevole stagionale fra le formazioni giovanili del Giovolley e le locali del Curtatone Volley

Le ragazzine dei gruppi under 13 e under 14 si sono misurate con le pari età della gloriosa società mantovana   in una giornata di gioco che ormai si ripete da diversi anni prima dell’inizio dei rispettivi campionati giovanili, in una sorta di gemellaggio tra le due Società.

Guidate dal coordinatore tecnico del settore giovanile  Andrea Orlandini e dagli allenatori Luca Mighali, Daniele Olivi e Rosa Ventrone, le volpine reggiane si sono confrontate con una delle migliori realtà mantovane per quanto concerne il lavoro sul settore giovanile.

Al di la del mero risultato sul campo, puramente indicativo, visto che tutti gli allenatori hanno ampiamente dato spazio a tutte le atlete a disposizione, come lo spirito della giornata richiedeva, ottimi riscontri sono arrivati sia per quanto riguarda gli aspetti individuali che quelli di squadra per entrambe le compagini reggiane.

Riportiamo la pubblica dichiarazione degli splendidi dirigenti della Pallavolo Curtatone:” Come ogni anno, l'amichevole prima dell'inizio del campionato giovanile con il GioVolley è un rito. Un ringraziamento ai nostri amici di Reggio Emilia che ieri sono stati nostri ospiti! E un grosso in bocca al lupo per gli inizi dei campionati a tutti i tecnici e a tutte le piccoline che ieri si sono confrontate sul parquet del nostro palazzetto di Curtatone!” Naturalmente ringraziamenti e auguri sono ricambiati! 

Il test mantovano arriva infatti dopo due mesi di intenso lavoro in palestra, che solo nel medio periodo potrà dare i propri frutti ed essere valutato nel modo opportuno.

Le compagini under 13 e 14 del Giovolley inizieranno ora i loro percorsi nei campionati giovanili provinciali, dei quali detengono il titolo da ormai quasi vent’anni, senza soluzione di continuità. Le ragazze di Mighali e Olivi affronteranno inoltre nei prossimi mesi alcuni importanti tornei nazionali di categoria.

                                                         By Massimo Pratissoli