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ll nome di Margarethe Vestager dirà poco ai più. La Vestager è una europarlamentare danese che da sette anni conduce una battaglia politica volta a limitare il potere di giganti tech come Google, Amazon, Facebook e Apple. C’è anche il suo nome dietro al nuovo Digital Markets Act già approvato dalla Commissione Europea e che punta su una maggiore regolamentazione di quei Big Tech che ogni anno spendono 97 milioni di euro in attività di lobbistica sulla sola UE. Una volta approvato il Digital Markets Act i colossi del digitale saranno catalogati come gatekeeper, dovranno garantire maggiore libertà alle imprese del digitale e maggiore libertà ai cittadini di passare dalle piattaforme senza obblighi di iscrizione alle stesse, ma anche limitare la tracciabilità e la profilazione degli utenti a scopi pubblicitari.
La parola chiave è sovranità digitale. A questa puntano i paesi europei, Francia in testa, per scardinare i monopoli da un lato, aprendo così il mercato e la libera concorrenza, e dall’altro per evitare abusi e discriminazioni e utilizzi distorti e arbitrari dei contenuti delle piattaforme. Pesano, su questo, gli scandali di questi ultimi anni, da Cambridge Analytica in avanti. Altra richiesta della Commissione Europea è una maggiore trasparenza sugli algoritmi delle grandi piattaforme. Questa nuova via europea è un passaggio importante, aprirà molte possibilità a imprese digitali e alle startup europee. Aprirà un mercato vero dei contenuti e dei servizi. Una ventata di libertà che si attendeva da anni.
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giovedì 30 dicembre 2021